venerdì 27 febbraio 2009

I Filistei di Sansone.

E' ormai ufficiale. Le fasi finali(?) della guerra santa della "santa madre" sono ormai in atto. Una guerra totale aperta nei confronti di chi, a qualsiasi titolo, ha stretto "alleanza" con lo scrivente. E se non si tratta di vera e propria alleanza definirei i rapporti con un laconico "patto di non belligeranza". Ciò dovendosi attendere alla mia età, alla mia maturità ed al, relativo, possedere le dovute cognizioni di causa sulle mie azioni. Napoleon "santa madre" si prepara a sferrare gli ultimi attacchi a colpi di cannone onde, temerariamente, sfondare delle inesistenti trincee. Ricreare l'inferno sulla terra l'obiettivo finale.
Devo ammettere che comincio a nutrire seri dubbi sull'esistenza di Essere Supremi, indi per cui, non vedo perchè credere ad un inferno ad Essi contrapposto.
I "non belligeranti" del caso sono, in primo luogo, delle persone a cui, penosamente, ho dovuto chiedere di essermi testimoni allorquando mi recavo a casa per stare con i miei gioielli - puntualmente non trovandoli -, in secondo luogo, e non da meno importanti dei primi, i miei parenti più stretti. Ai primi Napoleon "santa madre" ha tolto il saluto, fatti oggetto di chiacchiericcio (buon sangue non mente) e, nelle more, apertamente minacciati (non solo dalla "santa madre" in alcuni casi). I secondi sono stati, e lo sono ancora, oggetto di attenzioni particolari. Piccole, infantili, ripicche e puerili prevaricazioni vengono attuate con assidua sistemicità. Come, ad esempio, parcheggiare la macchina (della "santa") in modo di impedire l'accesso o, peggio, l'uscita delle auto riparate nel garage. Necessità, facendo i dovuti scongiuri, che potrebbe verificarsi attesa l'età pressochè ottuagenaria dei miei genitori. Per loro il verdetto emesso è senza appello. Rei di non aver "suffragato" le posizioni della "santa madre".
Si erano sentiti i primi tuoni di cannone allorquando la stessa "santa" ha proposto ricorso per il riconoscimento giudiziale attraverso il quale i miei genitori debbono sopperire al mio obbligo "alimentare". Ciò è avvenuto!
Ciò è avvenuto con una sentenza di discutibile qualità che avvalora, fra l'altro, tesi strampalate, note contraddittorie e contraddizioni lampanti poste a base del ricorso medesimo. A seguito di cotanta cosa si proponeva inpugnativa avverso tale briosa (nelle more) interpretazione guirisprudenziale.
Oggi, invece, tocca all'artiglieria provvedere a far breccia nella pseudo-trincea. Ieri, infatti, si sono presentati i Carabinieri al domicilio dei miei genitori, convocandoli, per oggi 27/02/2009, in caserma per la notifica di una querela. Non è, davvero, difficile immaginare quale sia il contenuto della querela - mancato versamento degli "alimenti" (nda) -. Ormai la "santa" è prevedibile. A questo punto più di un inferno in terra, io credo che si tratti di una vera e propria persecuzione giudiziaria a tutti i livelli. Persecuzione non è uno di quegli spopositi che si sentono di tanto in tanto, è, un'amara, verità!
In primis perchè la sentenza di cui innanzi non è munita di provvisoria esecutività; In secundis perchè contro la stessa pende, ormai, giudizio di opposizione. A tanto concorre un'altro motivo. In un mio post precedente, scrivevo del lavoro che svolgo per tirare su, almeno, gli "alimenti". Ebbene le varie produzioni pagano con ritardo sicchè, nel mese di febbraio ho potuto versare quelli relativi a gennaio e, di conseguenza, a marzo verserò quelli di febbraio. Sono dell'idea che nessuna reale giustificazione può addursi ai colpi di artiglieria sparati se non quello di avere carattere persecutorio. SIC!! Evidentemente, alla "santa", non basta che i miei genitori, ben sopportando l'assegnazione della (loro) casa ai nipoti ma sofferenti della sua occupazione da parte di quest'ultima, provvedano a pagarle l'ICI e l'acqua. Ora, ammmettendo che quando la (loro) casa era occupata da me, quelle liberalità potevano essere giustificate, non si vede il motivo per cui odiernamente, dette liberalità, devono continuare a beneficio di essa.
Napoleon "santa" provveda a ricaricare il mortaio! Eviterà, di certo, di farsi trovare impreparata alla prossima occasione. La pseudo-trincea che, oniricamente, immagina dev'essere distrutta! La (sua) giustizia deve trionfare! Ma a che costi? Questo se l'è chiesto?
Mi viene in mente un parallelo con "Il deserto dei Tartari" di Buzzati. Una fortezza posta ai margini di un deserto - il deserto dei tartari appunto - preparata a combattere, posta ad avamposto di fronte ad un nemico che non si appalesa mai. Quasi fosse inesistente. Alla lunga della fortezza, una volta baluardo difensivo, nessuno se ne rammenterà l'esistenza. L'esercito che si aspettava la "santa" è inesistente, ed ha scelto di tenere un profilo basso e, soprattutto, si considera rispettoso nei confronti dei miei gioielli. Veda, "santa madre", dopo l'incontro con loro presso il consultorio (13/02/2009) è ancora maggiormente invalsa in me la consapevolezza che essi siano usati, incolpevolmente, come fantaccini da prima linea. Non posso che esprimerLe il mio ribrezzo per questo.
Muoiano i Filistei di Sansone. Sansone resti in vita però. Almeno gli "alimenti" li passerà.
Mi permetto di rispondere in forma pubblica ad alcuni messaggi elettronici che mi sono pervenuti da alcuni lettori. Ringrazio, innanzitutto, della solidarietà espressami ma, devo, comunque puntualizzare alcune cose. Questo blog mi serve per fissare i miei pensieri ed, a tratti, a parlare ai miei figli. Ammetto che è una forma dura di dare informazioni, ma, reputo che sia la mia forma ideale di dialogo. Non credo che esista un metodo univoco di dare educazione ai propri figli, così come non esiste chi è già genitore prima di esserlo effettivamente. Io il genitore lo faccio così. Chi può dire se questo sia un metodo giusto o sbagliato? Sono un genitore e, come tale, mi sento di affrontare l'educazione dei miei figli in questa maniera. Il comunicare loro che gli voglio bene, che aspetto il momento di ricominciare a sorridere assieme a loro lo affido agli (svarati) sms che inoltro. Qui intendo continuare il mio ruolo di educatore alla mia maniera. Abbiate pazienza
Papà. Per Sempre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti propongo una via che dopo sbattimenti vari mi sono trovata da sola, visto che Santo Padre (non il Papa ma il papà) con il parentado nei corridoi della giustizia, mette i bastoni fra le ruote....
Ho chiesto (e in pratica ottenuto) un incontro direttamente al Ministero di Grazia e Giustizia, rivolgiti a loro anche tramite mail.... se di ingiustizia si tratta, e ritieni che sciura Napoleon sia decisamente un'arpia e ti viola la sacrosanta comunicazione figliale.. bhè provaci...
In bocca al lupo, e auguri anche se con un giorno di ritardo

giosinoi ha detto...

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