giovedì 13 novembre 2008

madonna!!

Ho apprezzato leggere il Corriere della Sera nella sua edizione di Mercoledì 12 Novembre. Non tanto per le funeste vicissitudini attuali legate al mondo della politica o del mercato finanziario, ma bensì, perché dedica una pagina - e dico una pagina - alle cronache del divorzio madonna(Ciccone)-Ritchie. Una pagina per descrivere, nientepopodimenoche, alcuni risvolti - che di vaneggiamenti ne assumono il carattere - circa le regole per poter vedere i minori Rocco e David. Li riassume in 12 punti - basilari - riuscendo laddove Altri si sono fermati prima. Per vedere i figli, Ritchie, dovrà osservare quanto segue: 1) Niente televisione, giornali, riviste e dvd; 2) Devono mangiare vegetariano e macrobiotico, con soli alimenti biologici; 3) Possono bere solo l'acqua autorizzata dal culto della Kabbalah (proveniente da sorgenti di montagna, benedetta dai leader della setta di cui madonna è seguace); 4) Possono solo indossare i vestiti di cui madonna ha riempito le valigie; 5) I bambini devono lavarsi le mani col disinfettante ogni volta che rientrano a casa; 6) La madre deve poter chiamare al telefono i bambini tre-quattro volte al giorno, nelle ore stabilite dalla cantante; 7) I ragazzi non devono conoscere i nuovi amici di Guy, e specialmente non debbono passare del tempo con eventuali amiche conosciute dal padre dopo la separazione; 8) Non esagerare con la frequentazione dei nonni paterni; 9) Niente foto di Rocco e David con Guy (che deve farsi carico di un sistema di sicurezza che metta lui e i figli al riparo dell'invadenza dei paparazzi); 10) Prima di andare a dormire, Guy deve leggere a David delle fiabe tratte rigorosamente dal libro scritto da madonna, "English Rose"; 11) Niente giocattoli eticamente discutibili; 12) Guy non deve parlare mai in nessun caso con i figli della separazione con madonna.
Che dire? Disarmante nella sua pazzesca semplicità potrebbe rappresentare l'essenza incarnata dallo star system?. Invece no! E' talmente aderente alla realtà che essa è la summa dei vari vaneggiamenti attinenti a queste situazioni. Ancora una volta mi viene da chiedermi se è possibile che un genitore possa ragionare in questi termini. Anzi me lo chiedo proprio. Ma un genitore può essere così folle da imporre queste cose?
Mi sia consentito trasgredire un dalle argomentazioni che segnano gli sviluppi di questo, personale, blog, entrando nel terreno della polita italiana.
Sempre dal Corriere della Sera apprendo che, il nostro Presidente de Consiglio dallo stesso giornale intervistato, ha stretto accordi con Pechino e Mosca per l'impianto di una fabbrica di cemento, una di pneumatici ed una di elicotteri. Dalla lettura si denota che l'aggettivo nostra è stato omesso volontariamente, in modo che il lettore lo leghi, subcosciamente, al filo del discorso. Che sottigliezza!
Ma nostre in che senso? Nel senso che ci lavoreranno operai italiani? O nostre va inteso come di proprietà di aziende italiane? Ma questa, tecnicamente, non è detta dislocazione? La qual cosa equivale a fabbrica con bandiera italiana e manodopera, a basso costo, del posto. Ma in termini di PIL, occupazione e pensioni cosa ci ricaviamo?
Potrebbe essere che Colaninno e Sabelli, fondando la Cai, hanno promesso al Presidente del Consiglio di trasportare la manodopera italiana nelle nuove fabbriche? Forse Air France non era disposta a tanto! Si apre una nuova epopea di pendolarismo aereo?
O semplicemente adopera il suo prestigio internazionale per favorire Confindustria-Marcegalia?
Papà. Per sempre.

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